Finalmente, per la prima volta il termine Cargo Bike compare all’interno di un testo ufficiale di legge italiano! Un provvedimento che riguarda gli incentivi per l’acquisto di cargo bike sia muscolari che con pedalata assistita è infatti recentemente stato inserito all’interno della Legge di bilancio 2021 (Atto Camera 2790-bis).

La misura è rivolta alle micro e alle piccole imprese che svolgono attività di trasporto merci che, in questo modo, potranno ricevere il 30% di credito d’imposta per acquisto di cargo bike (fino a un massimo di 2.000 euro l’anno). La somma stanziata è di 2 milioni di euro, che considerando un prezzo medio di acquisto di circa 4000€ per una cargo bike elettrica e di 2500€ per una muscolare, si traduce in circa 800 cargo bike (500 se a pedalata assistita).

L’ultimo miglio

Per noi che da 5 anni ci impegniamo in prima persona in questo settore è un grande successo, e siamo orgogliosi che finalmente il ruolo delle cargo bike nella logistica dell’ultimo miglio venga ufficialmente riconosciuto. A causa dell’aumento vertiginoso degli acquisti online, le consegne a domicilio sono infatti sempre più numerose.

Questa situazione mette a dura prova i centri storici delle città, dove l’ingresso incondizionato di furgoni crea traffico, rumore, inquinamento e problemi di parcheggio. Inoltre è ormai dimostrato che nel cosiddetto “ultimo miglio” l’efficienza del trasporto in bici è nettamente superiore a quella di un furgone. Analizziamo quindi alcuni dei più recenti studi in merito, basati sui dati sempre più numerosi raccolti da chi ormai da anni si occupa in modo professionale di logistica in bici.

Lo studio di PedalMe

I dati raccolti dal corriere inglese PedalMe mostrano un gap di efficienza di quasi +25% a favore del trasporto in bici. Lo studio è stato effettuato nella città di Londra durante tutto il mese di Settembre 2020 studiando i dati di 37 bici cargo in operazione su 10.000 consegne, e offre un quadro abbastanza chiaro.

Velocità media cargo bike
  • Zona Inner London (arancione sulla mappa), VAN 11.4 km/h, CARGO-BIKE 16.4 km/h
  • Zona Central London (verde sulla mappa), VAN 18.7 km/h, CARGO-BIKE 15 km/h
Mappa delle oltre 10.000 consegne su cui è basato lo studio di (fonte: PedalMe)
Distanza totale della missione
  • Analizzando i dati di oltre 10000 consegne, la distanza totale media per effettuare le consegne è risultata più breve dell’8% rispetto a quella che sarebbe stata invece necessaria con un furgone (simulazione best route utilizzando l’algoritmo di navigazione Google OR).
La simulazione di rotta ottimizzata con Google OR per un furgone (a sx) contro l’effettivo percorso effettuato da una cargo bike (a dx). Si può notare come la rotta della cargo bike sia significativamente migliore, grazie alla possibilità di sfruttare corsie preferenziali, passaggi stretti o misti pedonali / ciclabili (fonte PedalMe).

Lo studio dell’European Transport Research Review

Un recente studio pubblicato su European Transport Research Review, basato su dati raccolti da vari corrieri, mostra inoltre alcuni ulteriori fattori chiave:

  • Il tempo medio perso tra ricerca di parcheggio, fermata e ripartenza di un furgone varia dai 9 ai 15 minuti
  • Il costo medio per operare un furgone si attesta intorno ai 38.5$/h, contro i soli 9.2$/h di una cargo bike
Simulazioni del costo operativo di un furgone comparato a quello di una cargo bike al variare di: distanza tra in centro di distribuzione e la destinazione, distanza tra le fermate, numero di pacchi per consegna, numero di fermate sul tragitto (fonte Springer).

Conclusioni

La conclusione è che in un raggio di 4-8 km dal centro, una cargo bike si muove significativamente più veloce di un furgone, è più efficiente sul totale dei km percorsi, costa meno, non fa rumore, impiega meno tempo alla ricerca di parcheggio e non inquina.

Per questo motivo crediamo che l’approvazione di incentivi per l’acquisto di cargo bike, e in generale investimenti nel settore della ciclo-logistica, siano un passo fondamentale da compiere per migliorare la situazione delle nostre città.

L’aumento di efficienza nell’ultimo miglio delle consegne non rappresenta non solo una possibilità, ma una priorità inderogabile per il miglioramento del settore della logistica e dei trasporti e per il decongestionamento dei nostri centri storici.